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Zion Abyss TALES

Gruppo: Zion Abyss

Album: T.A.L.E.S.

Label: Safe Rec., Steel Legacy Records (reissue)

Anno: 1991

Nazione: Canada

Genere: Heavy Metal

Una recente ristampa della piccola label Steel Legacy Records ha riportato alla luce un reperto che potremmo definire “archeologico” della storia dell’Heavy Metal. Scoperto grazie al consiglio di alcuni fidati amici, acquistai questo misconosciuto album  proprio grazie alla facile reperibilità della ristampa. Quando per la prima volta ho inserito il CD nel mio lettore ho compreso, immediatamente, che non eravamo di fronte alla solita band sconosciutissima dimenticata al tempo da tutti e ripescata ed esaltata dai soliti forsennati in preda alle solite manie di “cultismo”, no, mi sono reso conto che gli Zion Abyss la stoffa la avevano davvero, la stoffa dei campioni ovviamente. Come la penso riguardo l’ultimo revival di tanti Epic Metal act lo ho già espresso nella mia review sui Medieval Steel tempo fa, quindi evito di ripetermi andando così al succo della questione: ci troviamo innanzi ad una autentica "lost gem". T.A.L.E.S. uscì in un periodo, il 1991, nel quale i giochi, oramai, erano già stati fatti e l’interesse nei confronti di questa musica viveva la sua parabola discendente. Ciò, unito alla promozione ed alla distribuzione praticamente inesistente, decretò la fine di questa band.
In T.A.L.E.S. è racchiusa, sapientemente, l’antica fiamma dell’Heavy Metal più epico, fiero ed eroico che era solita ardere in band come Crimson Glory, Queensryche, Dio, Iron Maiden, Jag Panzer, Metal Church, su tutte. La musica che gli Zion Abyss propongono è infatti un magistrale viaggio all’interno delle più belle forme che hanno caratterizzato l’US Metal dal taglio più epico e programmato. “Sorrow on the Horizon” ammalia l’ascoltatore con il suo flavour orientaleggiate così dannatamente epico, con quel sapiente misto tra gli Iron Maiden più eroici ed i Queensryche più arcani. Final Command” è US Metal puro e distruttivo, di quello dal riff che non lascia scampo e dal refrain che non perdona mentre l'oscura "Darkest Dream" è composta da ritmi più serrati e pachidermici. Se qualcuno avesse ancora dubbi sulla grandezza del disco in questione, l'andamento tuonante di ”Running out of Time” (bellissimi refrain) e la spiazzante drammacità di “Scarred For Life” (così sorprendentemente Crimson Glory), frugheranno via ogni incertezza. A riprendere quelle fantastiche trame melodiche che furono dei Dio di "The Last In Line" ci pensa la sontuosa "Changing Sands" dove un superbo Whissel è addirittura intento nel calarsi nel ruolo di Ronnie James Dio. Continuando attraverso le ruggenti “Time Traveller” e "Son Of Sam" (dove sembra sentire i migliori Vicious Rumors) si approda alla potenza del riff US Metal di “Mercenary” e  “Forever Alive” dove i ritmi si fanno più epici, i refrain più possenti e l’andamento più sostenuto. Spetta all'acustica "Serenity" chiudere il disco. T.A.L.E.S.  si è rivelato essere un piccolo scrigno contenente il segreto più arcano dell'US Metal. Un segreto che, oggigiorno è andato definitivamente perduto.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 08/01/2008.