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Gruppo: Medieval Steel

Album: Medieval Steel

Label: SUR

Anno: 1984

Nazione: USA

Genere: Epic Metal

Ricordo quando comprai per pochi quattrini questo vinile rosso fiammante. Poche canzoni, solo quattro. Copertina piuttosto scarna, informazioni all'interno essenziali. Quando ascoltai il disco con un amico, questi non si capacitava di dove riuscissi a trovare tutti sti gruppetti che conoscevo solo io ed altre due o tre persone in Italia (così diceva)...ed era anche vero, a ben pensarci. Alla luce di ciò, se al tempo qualcuno avesse affermato che un giorno i Medieval Steel sarebbero stati conosciuti da gran parte dell'audience del settore e che si sarebbero addirittura riformati, lo avrei preso per un pazzo. Invece le cose sono andate proprio nel modo in cui non credevo. L'esplosione di Internet ha portato alla luce dei riflettori band di cui, prima, a mala pena si conosceva l'esistenza. Ciò è stata indubbiamente una cosa buona ma ha anche causato un impoverimento culturale generato da un improvviso "cultismo" intorno a ciò che un tempo era raro anzi, rarissimo, portando ad ignorare, spesso (e sossolineo spesso e non sempre) il fantomatico "abc" del genere. Il passo nel creare l'equazione "più raro = meglio" (o la sua più comica variante "più raro = più true") è stato breve. Ho conosciuto personalmente tantissime persone che si sono da poco avvicinate a questo genere comprando tutti dischi che fino a qualche tempo fa eraro rarissimi, di band minori, persone che hanno vastissime discografie di cult metal act degli anni 80 per poi ignorare totalmente quelli che erano considerati i "big" del tempo (Judas Priest, Iron Maiden, Dio, WASP, Twisted Sister, ecc..., ecc...). Non era certo questa la mentalità Heavy Metal nell'epoca in cui questa musica contava e dettava legge ed i Medieval Steel di certo non avrebbero gradito un comportamento del genere! Anche perchè così facendo non si comprenderà mai la vera essenza di queste fantastiche band di culto. E' come costruire un palazzo che, seppur magnifico, essendo privo di fondamenta potrebbe (e sottolineo il condizionale) crollare da un giorno all'altro. Ma torniamo a noi. L'LP in questione era composto, come detto, da solo quattro canzoni nelle quali però i Medieval Steel riuscirono a racchiudere tutta la leggenda, la passione e la malinconia dell'US Metal più fiero.

La opener Medieval Steel, infatti, era uno dei più spettacolari Heavy Metal masterpieces che mai siano stati partoriti -e non sto esagerando- nella storia di tutto l'US Metal. I suoi mitologici refrain (intonati dalla splendida voce di Franklin), i suoi fiammeggianti riff, il suo eroico andamento musicale trasportarono questa band direttamente nell'Olimpo della storia dell'Heavy Metal a stelle e strisce. L'incedere marziale di un brano come Warlord fu destinato a dettare e tramandare la legge dell'acciaio nei secoli dei secoli mentre alla pachidermica Battle Beyond The Stars (supportata dal possente basso di Chuck Jones) era affidato il comunque arduo compito di scrivere la bellissima parte finale di questo breve poema musicale che vedeva nel suo ultimo paragrafo emergere i dolci ritmi e le reminescenze Pink Floyd della malinconica ballad Echoes. I Medieval Steel si sono riformati in questi ultimi tempi mettendo sul mercato il Cd The Dungeon Tapes contenente l'originale LP Medieval Steel qui recensito, materiale inedito dell'epoca ed un paio di nuove canzoni (sicuramente uno dei lati positivi dell'aver portato queste mitiche band di culto alla conoscenza di tutti è l'avere materiale ristampato e tracce inedite disponibili). I Medieval Steel furono una cometa tanto luminosa quanto sfuggente tra i cieli dell'US Metal d'intenzione epica e canzoni come Medieval Steel meriterebbero di essere annoverate tra gli episodi più belli di un'intera epopea musicale, quella dell'Epic Metal.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 26/05/2007