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Gruppo: Bloodgood

Album: Out Of The Darkness

Label: Intense Records

Anno: 1989

Nazione: USA

Genere: Heavy Metal

I Bloodgood (fondati dal pastore Michael Bloodgood) furono uno degli act più interessanti e sinceri che il mirabolante movimento dell’Heavy Metal cristiano riuscì a generare. Pubblicarono il loro primo lavoro nel lontano 1986. Tuttavia prima del disco in questione non riuscirono a produrre mai album di un certo spessore artistico. Fu, infatti, proprio con questo Out Of The Darkness che Michael Bloodgood, forse illuminato da un’inaspettata scintilla divina durante uno dei suoi sermoni, riuscì a creare, da un giorno all’altro, un autentico capolavoro di classicissimo e fiammante US Heavy Metal. Si, perché Out of The Darkness fu proprio uno dei migliori dischi di Heavy Metal (o, se preferite, White Metal) che furono partoriti negli ultimi anni degli 80.

I buoni auspici cominciavano già dalla opener track Out of The Darkness dove i graffianti riff della chitarra di Jackson, insieme al galoppante basso di Michael, andavano a costruire un fiero andamento dai sapori e dalle epiche reminescenze firmate Iron Maiden. Si continuava sulle forsennate autostrade dell’acciaio con l’anthemica e sontuosa Let My People Go che, grazie al suo incedere cadenzato e le sue terzine incendiarie, riusciva a trasportare i Bloodgood nelle terre più intransigenti dell’Heavy Metal a stelle e strisce. Nella seguente America (grandissimo il suo andamento melodico) e nella successiva It’s Alright (ottimi refrain) era la magia, la forza, la lealtà del più sincero US Heavy Metal a scatenarsi mentre il compito di proiettare i Bloodgood tra vertici massimi di questa musica era affidato all’epic metal masterpieces Top Of The Muntain, uno degli indiscussi capolavori dell’intero disco. Si trattava infatti di una cadenzata canzone dall’andamento epico scandito dalla millimetrica batteria di Kevin che inaugurava spettacolari refrain all’insegna della più ferrea eroicità. Il disco tuttavia ci riservava altre sorprese ed infatti dopo le ottime Hey! You e Mad Dog World (dove Carlsen era intento a tributare il miglior Bruce Dickinson) era la volta della spettacolare ed emozionante Changing Me, incredibile semi lento dagli emozionanti ritornelli (chi ha mai scritto un simile andamento? Nessuno) che consacrò i Bloodgood nella leggenda di questa incredibile musica. Il disco era chiuso dai furibondi ritmi di New Age Illusion, dove l’Heavy Metal più possente tornava a fluidificarsi nelle nostre casse attraverso l’incredibile prestazione vocale di un Carlsen in stato di grazia. Si concludeva così il capitolo più bello ed interessante dell’act Bloodgood, uno dei più sinceri gruppi che nacquero nel fulgido movimento dell’Hard’n Heavy cristiano (ampiamente trattato nel mio apposito articolo). Out Of The Darkness si muoveva con felina agilità sulle classiche coordinate US Heavy Metal, riuscendo a scatenare, come per chissà quale comando o approvazione divina, i luminosi ed imponenti fulimini dell'Us Heavy Thunder Metal.

Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 12/12/2006