Gruppo: Saxon
Album: Innocence Is No Excuse
Label: EMI
Anno: 1985
Nazione: UK
Genere: Class Metal
Nonostante “Innocence Is No Excuse” fu il disco più criticato
della discografia dei Saxon, rimane un lavoro di
altissimo rango. E' infatti un concentrato di puro Heavy Metal di classe ed è proprio in quest’ottica che il
disco va esaminato. E’ questa la dimensione del Class Metal,
dell riff cromato ed elegante, uscire da questa dimensione
musicale per criticare negativamente un disco del genere non ha senso alcuno. "Disco commerciale" (che vuol dire? Qualcuno un giorno mi illuminerà),
"disco fiacco" (evidentemente non è mai stato ascoltato), "disco non da
Saxon" (per favore) sono solo alcune delle critiche che si
son susseguite riguardo questo LP e che ancora continuano ad
influenzare gli ascoltatori odierni. Ma, come sempre più spesso accade,
la verità è altrove e sta nel fatto incontestabile che "Innocence Is No
Excuse" è un disco fatto per chi ama l' HEAVY METAL senza se e senza ma.
Quando scettico e perplesso di fronte a tante critiche lette ascoltai per la prima volta le note della opener "Rockin ‘Again" (heavy metal definitive!) prender forma in tutta la loro ragionata potenza e così dipingere un meraviglioso affresco musicale, compresi davvero che da quel momento in poi mi sarei affidato solo ed unicamente ai miei giudizi personali in materia senza prestare più ascolto a nulla e nessuno (se non in rare eccezioni). La successiva "Call of The Wind", fast song dai ritmi incendiari in classico Saxon style aveva il semplice compito di far comprendere alla critica musicale del tempo che i Saxon erano ancora intenti nella magica arte di forgiare pura Heavy Metal music. La poderosa "Back on The Street" e la carica hard di "Devil Rides Out" ci preparavano ad una delle indiscusse hit del disco che veniva a titolo di "Rock ‘n Roll Gypsy" autentico "Heavy Metal tour de force" dai leggendari refrain costruito su uno dei riff più vincenti dell’intera storia musicale della band inglese. Non sfigurava a quanto già ascoltato la seguente "Broken Heroes", brano dall’andamento cadenzato e dal flavour epico intervallato dai suoi immortali refrain mentre le coordinate musicali dei Saxon tornavano a spostarsi su binari più consoni ad un Heavy Metal potente ed incisivo con la seguente "Gonna Shout", addirittura poi enfatizzato dalla carica fast della successiva "Everybody Up". La frizzante "Raise some Hell" e la rasoiata metallica "Give It Everything You’ve Got" andavano a chiudere questo fantastico album che riuscì a porsi come l'opera più elaborata e complessa della midiciale Saxon's discography.
Quando scettico e perplesso di fronte a tante critiche lette ascoltai per la prima volta le note della opener "Rockin ‘Again" (heavy metal definitive!) prender forma in tutta la loro ragionata potenza e così dipingere un meraviglioso affresco musicale, compresi davvero che da quel momento in poi mi sarei affidato solo ed unicamente ai miei giudizi personali in materia senza prestare più ascolto a nulla e nessuno (se non in rare eccezioni). La successiva "Call of The Wind", fast song dai ritmi incendiari in classico Saxon style aveva il semplice compito di far comprendere alla critica musicale del tempo che i Saxon erano ancora intenti nella magica arte di forgiare pura Heavy Metal music. La poderosa "Back on The Street" e la carica hard di "Devil Rides Out" ci preparavano ad una delle indiscusse hit del disco che veniva a titolo di "Rock ‘n Roll Gypsy" autentico "Heavy Metal tour de force" dai leggendari refrain costruito su uno dei riff più vincenti dell’intera storia musicale della band inglese. Non sfigurava a quanto già ascoltato la seguente "Broken Heroes", brano dall’andamento cadenzato e dal flavour epico intervallato dai suoi immortali refrain mentre le coordinate musicali dei Saxon tornavano a spostarsi su binari più consoni ad un Heavy Metal potente ed incisivo con la seguente "Gonna Shout", addirittura poi enfatizzato dalla carica fast della successiva "Everybody Up". La frizzante "Raise some Hell" e la rasoiata metallica "Give It Everything You’ve Got" andavano a chiudere questo fantastico album che riuscì a porsi come l'opera più elaborata e complessa della midiciale Saxon's discography.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 10/10/2007