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Gruppo: Tokyo

Album: Tokyo

Label: Team 16/ reissue: Yester Rock

Anno: 1981

Nazione: Austria

Genere: AOR

Quando per la prima volta ho ascoltato la opener di questo disco, nonchè title track, “Tokyo” ho capito che c'era qualcosa che non andava: probabilmente non avevo letto bene la provenienza della band, dovevano essere austriaci, ma questo sound poteva essere tipico solo di band nordamericane. Invece era proprio così, i Tokyo appartenevano davvero alla scena teutonica. Ovviamente l'A.O.R. è un genere tipico dei paesi madrelingua (Regno Unito, Canada e USA), la scena teutonica e scandinava è stata sempre avezza all'Hard melodico (fatte poche debite eccezioni). Eppure i Tokyo rilasciarono questo sconosciuto capolavoto A.O.R. dalle influenze pomp e lo rilasciarono addirittura nel 1981. Questo fa avanzare alcune ipotesi: evidentemente il riff quadrato del possente Heavy Metal tedesco ha indirettamente influenzato tutta la scena del tempo e, di riflesso, anche quella A.O.R. degli inizi che si indurì e prese quindi sempre più una piega verso un Hard melodico. E, probabilmente, un gruppo come Tokyo sta proprio a dimostrare che, prima dell'influenza del pachidermico sound germanico caratteristico di molte grandi Heavy Metal band del tempo, anche la scena tedesca aveva le necessarie prerogative per far sorgere una schiera di pure bands A.O.R. d'ispirazione nordamericana. Prerogative che vennero meno a causa dei venti musicali che orientarono tutta la potenziale scena verso un soud maggiormente Hard Rock. Scena che, tra l'altro, era più incline alle influenze musicali esterne perchè meno “forte” e radicata rispetto a quella nordamericana o britannica.

La opener nonchè title track è, infatti, un micidiale brano Pomp/A.O.R. che sembra davvero incredibile sia fuoriuscito da un gruppo teutonico e ancor più incredibile, nel 1981. Suoni scintillanti, arrangiamenti deluxe, eccellenti trame tastieristiche, c'è davvero tutto per innalzare istantaneamente l'album tra i vertici massimi del tempo. Il discorso musicale continua attraverso capolavori che vengono a nome di "Cryin'", romantico componimento scandito millimetricamente dalle tastiere di Krell, la westcoast flavoured "Father of Time" e l'imponente "Carry On". I Tokyo avevano davvero tutte le carte in regola per sfondare, se solo fossero nati oltreoceano, non ci sarebbe stato affastto da meravigliarsi se TOKYO sarebbe diventato un vero e proprio BIG EFFORT. Così non fu e ci accontentiamo di avere almeno oggi tra le mani questo prezioso quanto raro tassello di incontrastato A.O.R. proveniente dalla scena tedesca. Un grandissimo plauso all'etichetta Yester Rock che, con queste operazioni di ristampe "eccellenti", sta portando davanti un autentico lavoro di preservazione culturale.

Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 01/11/2011.