Copyright Copyright

Gruppo: Survivor

Album: Vital Signs

Label: Scotti Bros

Anno: 1984

Nazione: USA

Genere: AOR

No, non poteva assolutamente mancare su questo sito un'analisi di uno dei dischi più importanti e grandiosi della storia dell'AOR. Survivor: uno dei nomi più rilevanti della storia del genere; Vital Signs: uno dei full lenght più grandiosi che in 20 anni di AOR music siano stati concepiti. Sbarazzatisi di Dave Bickler (per problemi più comportamentali che tecnici), Sulivan, Peterik e compagni assoldano come nuovo cantante Jimi Jamison (ex Cobra). Mai scelta fu più azzeccata. La svolta è decisiva, nonostante gli album precedenti siano eccellenti lavori (con particolare riferimento al masterpiece Eye Of The Tiger), Vital Signs va oltre. Complice la spettacolare voce del nuovo cantante e una ulteriore maturazione stilistica, Vital Signs sarà uno dei dischi più belli della carriera dei Survivor e sarà l'inizio di quella fantastica trilogia dell'AOR composta dai successivi due lavori (di pari bellezza sicuramente). La struttura tastierieristica e chitarristica che Sulivan e Peterik innalzeranno in questo album contribuirà non poco a plasmare la storia dell'AOR influenzando decide di band a venire.

Con "Can't Hold Back" è subito magia: la stratosfera dell'AOR è li ad attendere ed i Survivor irrompono nei suoi cieli con tutta la commovente, energica e spiazzante carica della romantica opener. "High On You" è stupefacente, i suoi meravigliosi refrain scanditi dalla bellissima voce di Jamison che si intreccia con i precisi giochi tastieristici di Peterik sono, semplicemente, inimitabili. In uno spettacolare susseguirsi di pure emozioni incontriamo gli strepitosi ritmi dal taglio elegantemente hard della graffiante "First Night", la spettacolare ballad "The Search is Over" (tra le 10 più grandi ballad della storia del rock? Probabilmente si), la calibrata carica della tagliente "Broken Promise" e l'eroica e muscolare "Popular Girl" (bellissimi arrangiamenti). "Everlasting" è rock epico, sontuoso, spettacolare mentre "It's The Singer Not The Song" riesce ad essere avvincente, imponente nella sua fantastica semplicità. E' "I See You In Every One" a chiudere questo epocale album e lo fa in modo superbo, accarezzando quelle strepitose atmosfere che furono tipiche della "costa dell'ovest". E' con questo magistrale lavoro che i Survivor prendono posto alla tavola rotonda degli eroi dell'AOR, dove l'accesso è concentito solo a chi ha raggiunto l'assoluta perfezione musicale e della quale perfezione Vital Signs è perfetto ed esemplare esempio.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 15/08/2008.