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Signal Loud and Clear

Gruppo: Signal

Album: Loud & Clear

Label: EMI

Anno: 1989

Nazione: USA

Genere: AOR

Signal, un gruppo tanto sconosciuto quanto unico, come unico è stato il loro lavoro discografico. E’ stato l’andamento del mercato a far si che questa band non sfondasse, un andamento unito sicuramente al poco esemplare comportamento della EMI music. Era il 1989/1990 e per l’AOR, sebbene ancora genere imponente commercialmente, si potevano cominciare ad intuire i lenti contorni di un triste tramonto. L’ombra del grunge e della musica decadentista alternativa cominciava a calare minacciosa sulle solari terre del rock melodico. La EMI investì capitali ingenti per produrre il disco in questione richiamando addirittura tra i songwiter musicisti del calibro di Van Stephenson e David Roberts. Tuttavia i manager della grande multinazionale immaginarono che da lì a poco l’AOR non avrebbe più venduto come gli anni precedenti e si preoccuparono subito di “scaricare” in fretta e furia il gruppo immettendo sul mercato un numero esiguo e ridicolo di copie (fortunatamente il disco fu ristampato dalla ottima label francese AxeKiller anni dopo).

Il platter parte con il brano AOR perfetto, quell’ "Arm of The Stranger" che ogni big band avrebbe voluto vantare nel proprio disco migliore. Refrain memorabili, riff precisi, energici, una voce di Mark Free che definire superba è mera riduzione. I SIGNAL continuano a viaggiare tra le atmosfere scintillanti del rock di classe alternando le sontuose costruzioni melodiche presenti in "Does it Feel Like Love" ai millimetrici riff di "My Mystake" (fantastici i refrain). Con "This Love, This Time" SIGNAL compongono semplicemente la ballad più bella, sensuale e commovente della storia dell'AOR. La struggente "Wake Up You Little Fool" e la cadenzata "Liar" non fanno che confermare una caratura artistico/interpretativa fuori dal comune mentre a "Could This Be Love" è affidato il compito di riportare il platter nelle dolci armonie delle ballad senza tempo. Il rock raffinato e cromato di "You Wont See Me Cry" e la spiazzante carica dell'energica "Go" vanno a formare un altro tassello prezioso di questo incredibile mosaico musicale. All’hard melodico contenuto in "Run Into The Night" è affidato l’arduo compito di chiudere in bellezza un album per il quale l'aggettivo spettacolare riesce addirittura a star stretto. Loud & Clear ha superato quindi la prova del tempo, ha superato la prova degli anni, riuscendo ad affermarsi, tra mille ostacoli e difficoltà, oggi come allora, come uno dei dischi più belli, completi e riusciti della storia dell'Adult Orieted Rock.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 04/08/2007