Capitanati dai fratelli John (ex Kansas) e Dino Elefante, i Mastedon furono lanciati dal pastore Bob Beeman durante il mitico "The Metal Mardi Gras", festival tenutosi nel 1987 in California interamente dedicato alle band cristiane e dal quale fu successivamente tratta la compilation "California Metal - volume 1" dove la band compariva con un inedito brano (compariranno anche nel secondo volume della California Metal un anno dopo con la canzone Get Up). Il gruppo americano con questo It’s A Jungle Out There ed il successivo capolavoro di pomp-AOR Lofcaudio (A&M/Pakaderm Records 1990) riuscì a scrivere uno dei capitoli più belli quanto sconosciuti di questa musica riuscendo a riassumere, arricchire e perfezionare tutto quello che una decade di musica hard’n heavy aveva prodotto. Furono moltissimi i musicisti che i fratelli Elefante reclutarono per suonare in questo lavoro.

I ritmi della opener “It’s a Jungle Out There” inaugurano questo platter all’insegna di un feroce e spiazzante heavy rock ma è l'AOR music più sontuosa ed eroica a prendere subito il sopravvento in "Glory Bound", dai refrain stratosferici ed intensi. La raffinatezza e la classe si moltiplicano e si elevano ad uno stato di pura grazia sonora nel masterpiece "This Is The Day", mentre è ancora classe precisa e potente che regna tra i tuonanti ritmi nella seguente e più incisiva "Love Inhalation". La delicatezza di "Island in The Sky" (pomp AOR at best!) ed i ritmi incendiari di "Get Up" dimostrano ancora una volta di che caratura si compone l'act Mastedon. Se romanticismo e passione regnano nei ritmi emozionanti ma mai bland di "Love That Will Survive" con "Innocent Girl" sono echi dei più calibrati Dokken ad emergere. Con la conclusiva "Right Hand" i Mastedon raggiungono uno dei picchi più alti della propria discografia andando a creare uno dei capolavori di pomp-AOR più belli dell’intera storia di questa incredibile musica. Il sogno, la fiaba, l’eroicità prendono vita, si plasmano in questa incredibile dimensione musicale dove struggenti costruzioni strumentali si rincorrono, s'intrecciano, danno regalmente spazio all’imperiosa voce di Dave Amato (guest star) che si eleva su questo elegantissimo poema sonoro dove romanticismo ed eroicità sembrano riecheggiare e convivere in perfetta armonia.