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Gruppo: Iced Earth

Album: Night Of The Stormrider

Label: Century Media

Anno: 1992

Nazione: USA

Genere: Heavy Metal

Penso che i pochi lettori di questo sito abbiano capito che gli Iced Earth rappresentano, per il sottoscritto, una delle ultime realtà imponenti della storia dell'Heavy/Power Metal statunitense: dopo di loro, infatti, il nulla (fatte le debite eccezioni atte a confermare le solite regole). Hanno iniziato la loro carriera quando oramai la fiamma di questa musica si apprestava al tramonto eppure hanno saputo incidere dischi nobili ed imponenti senza mai tradire quell'Heavy Metal che aveva reso musicamente gloriosi gli anni 80. Ereditarono sapientemente la lezione di Iron Maiden, Judas Priest e delle band US Power come Vicious Rumors e fecero proprie le lezioni di un certo filone Thrash Metal. Gli Iced Earth esordiscono nel 1991 con l'ottimo omonimo disco ma è con questo Night Of The Stormrider che la band regala al mondo del metallo pesante uno dei dischi più belli del tempo.

Il monolitico incipit (ancora oggi autentica leggenda) della opener "Angels Holocaust" è sintesi perfetta di quanto ho appena detto. L'imponente potenza è poi placidamente scandita dall'appassionante voce di Greely, cantante meno particolare e cupo di Barlow, ma sicuramente più tecnico. I Judas Priest sembrano rivivere nei pachidermici riff di "Stormrider" dove si riaffaccia lo spettro di catastrofici capolavori come Painkiller. "The Path I Choose" e "Mystical End" sono pure e semplici pietre miliari della storia dell' US Power Metal, dalle tinte addirittura velaramente epiche. "Desert Rain" è cupa, incede maligna e possente e precede il capolavoro epocale "Pure Evil", autentico bastione di tutto ciò che di epico e feroce ha a che fare con la parola Heavy Metal. L'apoteosi del Power Metal è servita. "Reaching The End" smorza i toni e precede la tempesta di riff che si sprigiona nella finale "Travel In Stygian", infernale suite dove le infuocate terzine marchiate Iron Maiden sembrano per un attimo riemergere da un abisso profondo. Night Of The Stormider si chiude gloriosamente, carico di quella incredibile e cupa magia che scandirà tutta la discografia della band nei dischi a seguire. Eppure Night Of The Stormider ha qualcosa in più, ha dalla sua quella sorta di incontaminata potenza, quella purezza compositiva, quella carica così spudoratamente US Power che gli Iced Earth non riusciranno più a riproporre in maniera così genuina, nonostante si renderanno autori di altri colossali album.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 20/07/2009.