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Gruppo: Virgin Steele

Album: Age Of Consent

Label: Maze

Anno: 1988

Nazione: USA

Genere: Epic Metal

"Age Of Consent" esce nel lontano 1988 per la Maze Records ed è ristampato dalla T&T nel 1997 (ristampa che ha un ordine di tracklist diverso dalla prima edizione). La saga epico musicale dei Virgin Steele (rappresentanti della parte più "raffinata" dell'Epic Metal) iniziata nei primi anni 80 riprende la sua narrazione in questo intrigante platter che si muove su binari tanto epici quanto raffinati e cromati in un connubio a dir poco avvincente. La tendenza musicale class di DeFeis trova in questo disco una manifestazione ancor più chiara e marcata rispetto ai lavori - sempre e comunque spettacolari - precedenti, tendenza che poi esploderà totalmente nel successivo e fantastico "Life among The Ruins" (dove sarà proprio un puro Hard Rock melodico a dominare musicalmente). 

Il disco è inaugurato proprio dall’ "Epic Metal song definitive" "The Burning Of Rome (Cry For Pompei)". Il pezzo in questione, dallo spettacolare refrain, ci introduce alle classiche sonorità della band ed è autentico manifesto delle più tipiche ed epiche melodie alle quali il combo americano ci ha abituato, melodie che si accentuano addirittura all’insegna dell'aggressività nella successiva "Let It Roar". I seguenti 3 brani (che nella versione in vinile erano originariamente inglobati nella canzone Lion in Winter) sono "Prelude To Evening" sognante song carica di pthatos, la spettacolare "Lion In Winter" (class metal at best!) e "Stranger At The Gate" una bella un'improvvisazione di pianoforte. E' sicuramente una hit del disco la seguente "Perfect Mansion (Mountains Of The Sun)" (inclusa in occasione della re-release su cd), epocale semi ballad dai testi che permeano di mitologia classica. "Serpent's Kiss" è cupa, ferrea nel suo teatrale incedere in contrapposizione con l'andatura cromata di "On The Wings Of The Night" (fantastici i suoi refrain). La carica class dell'imprescindibile "Tragedy" proietta l'album attraverso i sognanti territori dell'hard più pomposo e malinconico. I Virgin Steele si spostano su lande tipicamente US metal con "Chains Of Fire" mentre la stratosferica ballad "Cry Forever" e la possente "We Are Eternal" vanno a concludere questo splendido disco dove l'Heavy Metal epico riesce, come per una sorta di irripetibile magia, a mescolarsi in una incredibile ricetta musicale all'Heavy metal più raffinato e cromato. Il connubio Epic Metal + Class Metal perfetto.
Vincenzo Ferrara.
Pubblicata in data 15/03/2006.