Gruppo: Running Wild
Album: Under Jolly Roger
Label: Noise
Anno: 1987
Nazione: Germania
Genere: Heavy Metal
Abbandonato il grezzume stilistico tipicamente Speed Metal dei primi
due dischi, Rolf Kasparek decide di intraprendere la carriera di capitano a bordo di un
imponente galeone svettante bandira pirata per affrontare una nuova avventura musicale . E' l'inizio della leggenda
targata Running Wild.
"Under Jolly Roger" è il primo disco di questa incredibile epopea che
regalerà alla band di amburgo fama e gloria. Il disco vanta una
copertina a dir poco splendida dalla quale fui attratto anche quando,
oramai tantissimi anni fa, acquistai l'album in un negozio di Napoli.
Mi dissi "un disco che ha un galeone pirata in copertina deve essere
nacessariamente clamoroso", e la mia previsione, fu esatta.
Come già detto il pugno di canzoni contenute in "Under Jolly Roger" si
lasciano alle spalle la matrice Heavy'n speed dei primi due dischi per
abbracciare un sound più caldo e corposo in linea con le
tematiche trattate e che molti identificheranno col termine Power Metal
(europeo). Dove, sia ben chiaro, con Power Metal s'intendeva null'altro
che genuino ed incontaminato Heavy Metal energizzato, velocizzato e
reso più corposo e melodico (specialmente negli abbordanti refrain). Se
consideriamo questa definizione di Power Metal, allora possiamo
dire che i Running Wild ne furono eccellenti portabandiera.
L'introduzione che fa da preludio alla opener "Under Jolly Roger" è quanto di più clamoroso possa esistere nella nostra musica preferita. Suoni di cannoni ed arrembaggi sfociano nel tagliente riffing della coppia Kasparek/Moti intenta a ricamare agguerrite melodie. L'act Running Wilg riesce a regalarci grandi momenti di puro Heavy Metal attraverso i ritmi della funabolica ed epica "Diamonds Of The Black Chest", immortalata dai suoi pachidermici refrain mentre con l'andamento Heavy & Loud della fast song "Raise Your Fist" la band sforna un capolavoro di rovente e furioso Speed Metal. I Running Wild si cimentano in atmosfere cupe e pachidermiche con brani dalla caratura di "Land Of Ice" mentre risvegliano il loro spirito degli esordi in "Mercicless Game". Insomma l'intero disco è un bellissimo incrocio di stili ed atmosfere che hanno caratterizzato e, specialmente, caratterizzeranno questa band nell' imminente futuro musicale. Con Under Jolly Roger comincia una delle più belle ed affascinanti saghe che hanno caratterizzato la storia dell'Heavy Metal, la saga dei pirati teutonici intenti ad abbordare, fieri e glorosi, il galeone dell'Heavy Metal sound.
L'introduzione che fa da preludio alla opener "Under Jolly Roger" è quanto di più clamoroso possa esistere nella nostra musica preferita. Suoni di cannoni ed arrembaggi sfociano nel tagliente riffing della coppia Kasparek/Moti intenta a ricamare agguerrite melodie. L'act Running Wilg riesce a regalarci grandi momenti di puro Heavy Metal attraverso i ritmi della funabolica ed epica "Diamonds Of The Black Chest", immortalata dai suoi pachidermici refrain mentre con l'andamento Heavy & Loud della fast song "Raise Your Fist" la band sforna un capolavoro di rovente e furioso Speed Metal. I Running Wild si cimentano in atmosfere cupe e pachidermiche con brani dalla caratura di "Land Of Ice" mentre risvegliano il loro spirito degli esordi in "Mercicless Game". Insomma l'intero disco è un bellissimo incrocio di stili ed atmosfere che hanno caratterizzato e, specialmente, caratterizzeranno questa band nell' imminente futuro musicale. Con Under Jolly Roger comincia una delle più belle ed affascinanti saghe che hanno caratterizzato la storia dell'Heavy Metal, la saga dei pirati teutonici intenti ad abbordare, fieri e glorosi, il galeone dell'Heavy Metal sound.
Vincenzo Ferrara.
Data di pubblicazione: 10/10/2006.