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Gruppo: Leatherwolf
Album: World Asylum
Label: Massacre
Anno: 2006
Nazione: USA
Genere: Hard Rock (?)



Ma cosa vogliono dimostrare questi imbecilli? Mi spiego meglio: prendete quella mitica band che viene a nome di Leatherwolf, prendete quel capolavoro di disco che viene a nome di “Street Ready”, bene, ora cancellateli immediatamente dalla vostra mente. Perché? Perché l’ultima fatica dei cosiddetti Leatherwolf non fa altro che usurpare lo storico moniker. Ed è appunto questo che vogliono dimostrare i nostri: come sfruttare in malo modo il nome di una storica formazione per un pugno di dollari. Non sono mai stata una persona contro l’innovazione sonora, ma, se un gruppo suona una determinata musica, se per tale musica viene amato e riconosciuto e per tale musica conquista i suoi fans, ci si aspetterebbe che continui sulla strada intrapresa, arricchendo o modificando la propria musica ma rimanendo nei limiti della propria proposta. Se, ad esempio, amo le auto Ferrari e questa casa automobilistica da un giorno all’altro mi produce un furgone, non ci si può aspettare che il furgone targato Ferrari venga trattato con lode su un giornale che si è occupato fino ad adesso di automobili. Quindi, o si cambia il logo della casa, o si accettano le conseguenze del caso. Perciò, visto che in questo sito trattiamo di Heavy Metal e visto che i Leatherwolf si ostinano a dire di suonare questa musica, ne prendiamo atto e li giudichiamo secondo i nostri (miei) parametri. I Leatherwolf hanno totalmente dimenticato cosa voglia dire suonare Heavy’n Class metal (definizione coniata per l’occasione) perché il pugno di canzoni che compongono l’ultima fatica della band sono un susseguersi scombinato di riff stravolti da una produzione modernisticamente indegna e da un sound tanto scialbo quanto innutile. Canzoni come Disconnect sono assolutamente catastrofiche da un punto di vista sonoro. Costruzioni melodiche che fanno il verso alle nuove e moderne sonorità così difficili da accostare al nome di questa (ex) storica band. A che serve perdere tempo in una inutile descrizione dei brani qui contenuti? Non lo so, ma so per certo che song come l'ompener I Am The Law (addirittura dagli accenni vagamente nu metal) riescono nell’incredibile impresa di farci dimenticare una volta e per tutte i Leatherwolf come tutti li conoscevamo e, fidatevi, mi piange davvero il cuore ammetterlo. Sinceramente non mi sento di dedicare un minuto di più nel recensire un tale scempio musicale. Riesco a stento a capire anche la politica economica di queste band. Non comprendono che a loro è affidata la missione musicale di far splendere ancora una volta la fiamma dell’hard’n heavy di un certo stampo? Perché svoltare verso un alternative rock? Sono pochi i metal kid che conoscono i Leatherwolf, il mercato del nu metal e dell’alternative rock ha già i suoi stranumerosissimi act…l’unica fetta di pubblico dove la band poteva davvero sfondare era la fetta rappresentata dai fans dell’Hard’n heavy anni 80 che, ovviamente, non compreranno questo disco. Ed allora, perché? Cadute di stile.
Vincenzo Ferrara