Copyright

Copyright

Gruppo: Giuffria

Album: Silk & Steel

Label: MCA

Anno: 1986

Nazione: USA

Genere: pomp AOR

I Giuffria, band del tastierista Gregg Giuffria (ex Angel) diedero alla luce, nel lontano 1986, quello che sarebbe diventato poi un vero e proprio classico del pomp AOR, un vero manifesto perfetto e meticoloso di musica “Silk and Steel” di cui i nostri ne furono indiscussi ed importantissimi fautori. Vide certo bene il buon Gregg quando decise di affidare le linee vocali dei suoi brani, già ai tempi del debut album, alla travolgente voce di David Glen Eisley. Nessun cantante, infatti avrebbe potuto interpretare questi componimenti con fare più presuntuoso e prepotente. Intanto alla chitarra subentrava l’ottimo Lenny Cordola che prendeva il posto di Craig Goldy. Silk And Steel acquista una dimensione più anthemica e fragorosa rispetto al fantastico debutto discografico. Nonostante Eisley affermò che la magia del primo omonimo disco non fu raggiunta, ritengo che, personalmente, Silk And Steel, da un punto di vista strettamente qualitativo e con le debite differenze del caso, non aveva nulla da invidiare all'omonimo splendido debutto discografico.

L’arrogante introduzione vocale di Eisley che si staglia sulle epiche tastiere di Gregg è il preludio al capolavoro iniziale "No Escape", incredibile brano di pomp AOR muscolare che scorre via con la sua splendida carica emotiva attraverso grandissimi refrain e sapienti costruzioni melodiche. La magniloquente introduzione di "Love You Forever" spalanca le porte (musicali) a questa splendida ed anthemica ballad dal flavour AOR, mentre il tocco passionale di "I Must Be Dreaming" segna un’indiscussa tappa d’obbligo per tutti gli amanti dell’ Hard Rock/AOR più fiero. Ssi continua con l’appassionato e travolgente incedere della hit "Girl", il ritmo fiammeggiante dell’arena rock di "Change of Heart", le sostenute melodie class di "Radio", per poi giungere alla splendida e romantica "Heartache" dove il combo americano ripercorre territori AOR pomposi e regali. La band di Gregg e compagni intraprende sentieri più consoni ad un cromato hard di classe nella seguente "Lethal Lover", mentre "Tell It Like It Is", costruita sul grande lirismo chitarristico di Cordola, mette ancora in evidenza i millimetrici inserimenti tastieristici di Giuffria. Spetta invece al potente Hard Rock di "Dirty Secrets" concludere magistralmente un disco superbo. Dopo questa assoluta perla musicale i Giuffria si scioglieranno e Gregg andrà a formare gli "House of Lords" (ma questa è un'altra storia). Ci resta tra le mani, con "Silk and Steel", un manifesto musicale epocale, perfetto affresco di queste splendide sonorità, ma ci resta anche uno dei più avvincenti e validi testamenti musicali di David Glenn Eisley, che, con la sua dittatoriale voce, ha contribuito non poco alle sorti dell'act Giuffria.
Vincenzo Ferrara.
Pubblicata in data 15/03/2006