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Europe

Gruppo: Europe

Album: The Final Coutdown

Label: Epic

Anno: 1986

Nazione: Svezia

Genere: melodic Hard Rock

“The Final Countdown” è il disco melodic Hard Rock perfetto. Piccola ma doverosa premessa la mia, assolutamente necessaria per l’introduzione di un album di tale caratura. Dopo l’allettante “Wings of Tomorrow” gli Europe subiscono un fondamentale cambio di formazione. Tra le fila della band entra a titolo definitivo il turnista Mic Michaeli alle tastiere mentre Tony Reno è rimpiazzato da Ian Haughland alla batteria. "The Final Countdown” riesce a fondere in maniera perfetta quella melodia tipicamente “Class” Hard Rock ad un flavour heavy proveniente dal precedente “Wings of Tomorrow” in una micidiale miscela dove la classe musicale, in ogni sua forma, regna incontrastata.  The Final Countdown ha anche un significato storico cruciale nella storia di questa musica e per tutta la storia dell'Hard Rock di matrice scandinava. Grazie al suo strepitoso successo infatti si accendono con prepotenza i riflettori sulla scena "scandi" che comincerà a pullulare di un numero incredibile di band Hard/AOR diventando così una delle più importnti scene europee in Europa. Con questo disco, quindi, si afferma prepotentemente quel nuovo modo di intendere l'Hard Rock tipico della seconda decade degli anni 80 e che verrà chiamato melodic Hard Rock.

La storia di questa musica si plasma, prende vita, corre attraverso quel supremo riffing tastieristico d'apertura che introduce la killer title-track “The Final Countdown”, autentica perla di tecnologico class rock costruita sulle futuristiche keys di Michaeli il quale riarrangia, riplasma, riadatta quei magici riff che proiettarono anni prima gli Asia nei cieli del pomp AOR. Il disco continua a viaggiare ma questa volta su coordinate più graffianti con “Rock The Night” mentre con la ballad “Carrie” la band raggiunge uno dei momenti più dolci ed intimi della propria discografia. Con la soverchiante carica hard di “Danger on the Track” Tempest è intento a proclamare i suoi indiscutibili dettami canori mentre “Ninja” è capace di inchiodare con le sue stelline (famose armi dei guerrieri della notte) di epic heavy rock chiunque osi andare contro la legge musicale impartita dall’act Europe. Atmosfere mitologiche fanno invece capolino tra i roventi fraseggi di “Cherokee” e “Time has Come“ si snoda arrogante tra mirabili refrain in contrasto con l’andamento fiammeggiante di “Heart of Stone” a cavallo tra il sound tanto caro ai Dokken e quello del miglior Malmsteen del tempo. La carica fast di “On The Lose” spinge il disco su coordinate più aggressive. “Love Cheaser” è sublime e perfetto arena rock portato in trionfo assoluto dalle keys di Michaeli e dal millimetrico riffing di Norum. I suoi refrain e le sue appassionanti melodie tastieristiche concludono così uno dei più importanti manifesti di melodic Hard Rock della storia del genere.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 15/03/2006