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Gruppo: Leviticus

Album: Knights of Heaven

Label: Epic

Anno: 1989

Nazione: Svezia

Genere: melodic Hard Rock


Sul finire degli anni ottanta venivano chiamati “i Cavalieri del Paradiso”…Cavalcavano bianchi destrieri “volanti” e si adoperavano per combattere nel nome Dio armati unicamente delle proprie chitarre e di heart’ s burning of love: erano i misconosciuti LEVITICUS, un manipolo di Scandi-Rockers che aveva debuttato ufficialmente nel 1983 con l’ Lp “I Shall Conquer” (release originariamente registrata in lingua madre ai Vivaldi Studios e corredata da una clamorosa, quanto “mitologica”, copertina!). Capitanato dal lungocrinito e biondo axe-man Björn Stigsson, il dinamico power-trio si ritrovò sin dagli albori ad essere coadiuvato in studio dal polistrumentista Peo Pettersson (AXIA, PEO), talentuoso personaggio che, in occasione del quarto album “Knights Of Heaven” (1989), si offrì di ricoprire il ruolo di lead vocalist con risultati a dir poco straordinari...sì, perché sebbene si tratti di un prodotto surclassato in fatto di notorietà dal più vecchio “The Strongest Power” (disco di arcigno Heavy Metal a suo tempo esaminato da Gianni Della Cioppa tra le pagine della celebre rubrica Shock Relics), il platter in esame può senza ombra di dubbio essere considerato come uno dei principali capisaldi dello Scandi-Aor assieme a tutte quelle numerose perle partorite nel tempo da indiscussi campioni quali EUROPE, ALIEN, SKAGARACK e TREAT.

Prodotto e supervisionato dallo storico christian-team degli “Elefante brothers” (KANSAS, MASTEDON), “Knights Of Heaven” si compone di dieci canzoni perfettamente in bilico tra il classico e pomposo Aor di matrice svedese (“Isn’ t It Love”), il pulsante Heavy Rock britannico (l’ opener “Born Again”) ed il frizzante Hard ‘n’ Heavy di derivazione Usa (“Messiah”, “The World Goes ‘Round” e la conclusiva “Love On Fire” risultano essere piuttosto esplicative)…una vincente commistione stilistica che, oltre a dar vita ad un paio di struggenti ballate del calibro di “For Once In My Life” e “Oh, Lord” (fantastica!), riuscì a generare uno dei più incredibili smash-hit di tutta la storia dell’ Heavy Metal: l’ indimenticabile “Over The Hills”, vero e proprio tributo a tutto ciò che comincia per “Silk” e finisce per “Steel”! Se amate il genere in questione non potete esimervi dal tentare di reperire anche il precedente “Setting From The Fire” del 1987 (contenente l’ epicissima “Flames Of Fire”) ed il disco solista di Stigsson intitolato “Togheter With Friends”, platter che, tra le altre cose, annovera al microfono il futuro MOTHERLODE Sonny Larsson (memorabili le sue collaborazioni con SILVER MOUNTAIN –il primitivo combo dei gemelli Johansson-, CHARIZMA e NARNIA).

RonnieJamesDaddo.
Data pubblicazione: 29/06/2006