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Gruppo: Strana Officina
Album: The Faith
Label: MyGraveyard
Anno: 2007
Nazione: Italia
Genere: Heavy Metal



Non basterebbero pagine di elogi per introdurre una band come gli Strana Officina, capaci, nei lontani anni 80, di comporre canzoni - tra i pochi se non unici in Italia - in grado di rivaleggiare, artisticamente, addirittura con i big dell'Heavy Metal del tempo. I fondatori della band, i fratelli Fabio e Roberto Cappanera (rispettivamente chitarrista e batterista ed entrambi tristemente scomparsi nel 1993), reclutato il talentuoso e grintoso cantante Bud Ancillotti, cominciano ad intraprendere la tortuosa via dell'Heavy Metal abbandonando il rock blues delle origini. Fu così che nacque, nel 1984, il primo EP completamente cantato in Italiano e semplicemente intitolato Strana Officina. Ma fu solo nel 1988 che il gruppo riuscì, finalmente, a pubblicare il primo full lenght intitolato "Rock 'n Roll Prisoners". Sono passati anni da quei giorni e, intanto, i dischi degli Strana Officina sono rimasti appannaggio di pochi. Impossibile rimasterizzarli per problemi di diritti, non facili da trovare per una distribuzione sicuramente non eccellente. Fu così che il tutto fu relegato, ancora una volta, negli sconfinati abissi dell'oblio...fin quando....una giovane label italiana, la My Graveyard Production, decide di richiamare e riunire la band per imbarcarsi in un progetto tanto ambizioso quanto fantastico: ridare al popolo del rock i lavori delgi Strana Officina. Ma come? Semplice, per aggirare i problemi dei diritti discografici incombenti sui vecchi dischi, la giovane label decide di far risuonare ex novo dalla band appena riunita tutti i pezzi della propria discografia, riregistrarli con una produzione quanto più originaria possibile e rendere, finalmente, tutto ridisponibile. L'intento riesce e quella che inizialmente era poco più di un'ambiziosa idea si concretizza nell'album "The Faith". A sobbarcarsi la pesante eredità dei fratelli Cappanera troviamo Dario e Rolando Cappanera (rispettivamente nipote di Fabio e figlio di Roberto Cappanera) artisticamente incomparabili a Fabio e Roberto ma ben ammaestrati a suonare rigorosamente ciò che Bud impartisce, mentre alla voce è sempre presente lo storico Bud Acillotti così come al basso ritroviamo Enzo Mascolo (è sicuramente merito di questi due storici e carismatici musicisti che è rimasto il grande pathos dei componimenti nonostante la presenza dei "nuovi" Cappanera che non han certo chiaro il concetto di Heavy Metal). Nel disco c'è tutto il repertorio che ha reso celebre questa band. Sono infatti contenuti tutti i brani del full lenght Rock 'n Roll Prisoner, tutti i componimenti dell'EP The Ritual e due componimenti su 4 del primo EP Strana Officina cantato in italiano.Ed è così, è così che si ritorna a volare sulle ali dei sogni attraverso i ritmi bellici del ruggente mid tempo King Troll (che apriva Rock'n Roll Prisoner), così torna impetuosa, distruttiva e lacerante la fantastica Metal Brigade, è così che risorge dalle sue ceneri la pachidermica e monolitica The Ritual. I brani rendono, e rendono alla grande mentre la produzione è potente e non snatura l'antico alone "eighty" di ogni componimento. Si sogna ancora attraverso i ritmi blues un pò Great White un pò Molly HAtchet della track Rock'n'Roll Prisoner mentre l'Epic Metal più malinconico e fiero esplode, ancora una volta come due decadi fa attraverso i fantastici arrangiamenti di Black Moon. Si continua a viaggiare tra le rasoiate Iron Maiden di War Game, i ritmi serrati della superba The Kiss Of Death e lo Speed Metal di Gramblin' Man per approdare allo straziante romanticismo di Unknow Soldier. C'è tutto, ritroviamo tutto, ogni singola emozione che viveva in quei magici LP. E poi, si continua, perchè c'è Autostrada dei Sogni ed è ancora magia...
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 15/08/2007