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Gruppo: Q5

Album: When The Mirror Cracks

Label: Music For Nations

Anno: 1986

Nazione: USA

Genere: AOR

I Q5 furono dei veri e propri eroi dell’hard’n heavy music. Basterebbe questa frase per far comprendere, a chi ha orecchie per intendere, la caratura del gruppo dei compagni d’ascia Floyd Rose e Rick Pierce. Autori di uno stratosferico (a dir poco) debut album dal titolo Steel The Light nel lontano 1985, i Q5 si ripeterono con un altro assoluto masterpieces l’anno successivo affrontando, questa volta, un tema musicale diverso. Infatti, se nel debut si fecero regali alfieri di un fantastico US Heavy Metal, nel secondo album, When The Mirror Cracks, la proposta musicale si spinse verso quei classici territori dell’AOR e del Class più tecnologico e futuristico. Peccato che i Q5 si sciolsero dopo il fallimento commerciale del disco in questione. Evidentemente l'album si rivelò troppo al di là dei canoni standardizzati di una certa audience, forse troppo ambizioso questo progetto musicale per essere compreso dai più. When The Mirrors Cracks non si rifugia dietro il classico (e comunque splendido) sound AOR dell’epoca, ma sperimenta una matrice "hi-tech" del tutto innovativa.

E’ infatti rock tecnologico, perfetto, millimetrico e dall’infallibile riffing chitarristico quello che permea dai ritmi struggenti ed elaborati della opener "Livin' on the Borderline", autentico manifesto della nuova proposta musicale targata Q5. L’astronave della band decolla definitivamente con la seguente "Your Tears (Will Follow Me)" dove la voce di Jonathan detta incontrastata le infallibili leggi dell'AOR più intransigente che prendono forma, vita musicale, attraverso il magico tappeto melodico finemente tessito dalle tech-keys di Sheeley. Ed ancora fulgidi esempi di rock-art attraverso i gelidi e futuristici ritmi della cascata di note presente in "Never Gonna Love Again", dove le chitarre viaggiano suadenti, avvolgono l’ascoltatore nella loro aurea spaziale. La voce di Jonathan completa l’opera, affascinante, intona refrain a metà tra l'eroismo più schietto ed il romanticismo da lacrime. In "Stand By Me" (grandissimi ritornelli) e la title track "When the Mirror Cracks" (poderoso il suo andamento) è Heavy Metal di classe all’ennesima potenza che regna. L'asettica ed affascinante "Runaway" è la colonna sonora perfetta per un incrocio tra il sentimentalismo alla Blade Runner ed il gelo che permea a bordo di un Tie Fighter della Flotta Imperiale. E’ ancora hard’n havy tecnico con "In The Rain" mentre si torna sull’AOR dinamico, intelligente, appassionante con la bellissima "Cold Heart". Il disco è chiuso dal Class Metal masterpiece intitolato "Let Go" che, supportato da splendide tastiere, completa il breve e splendido volo dei Q5 - iniziato con il precedente disco - nei cieli dell'hard'n heavy music. Il viaggio attraverso il futuristico sogno dell’Heavy rock è servito.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 20/09/2006