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Gruppo: Phenomena

Album: Dream Runner

Label: Arista

Anno: 1987

Nazione: UK

Genere: AOR

Sulla scia dell'AOR più sinfonico e magniloquente che fece grandi i capostipiti Asia e relegò nella leggenda i fenomenali GTR, su muovevano elegantemente anche i fantastici Phenomena, supergruppo messo su dal talentuoso Glenn Hughes. Elencare tutti i musicisti che presero parte a questo secondo classico della band sarebbe inutile, basti solo citare artisti del calibro di Max Bacon e John Wetton per rendere l'idea della portata del disco in questione. Tuttavia, siccome un disco non è fatto di nomi (o, almeno, non solo) ma unicamente di musica, possiamo affermare tranquillamente spazzando via dalla mente ogni sorta di dubbio che, al pari del primo grande classico, anche il secondo lavoro della band, questo Dream Runner (o Phenomena II) è, a tutti gli effetti, un disco epocale.

Innanzi all'apocalittico incipit ed alla glaciale cavalcata di riff della opener "Stop" non c'è gruppo che tenga: i Phenomena annunciano la loro supremazia artistica e le keys struggenti di "Surrender" insieme all'anthemica e romantica "Did It All For Love" non fanno altro che confermare lo status di "AOR heroes" della band britannica. La magia dei Phenomena esplode in tutta la sua magnificenza nei ritmi di "Hearts On Fire", canzone dall'andamento elegante, ruffiano, scintillante eppure sempre grintoso, potente. L'ammaliante "Juke Box", hard di classe e la carica Class Metal quasi di Dokkeniana memoria di "Double 6, 55, 44" trascina, coinvolge con impeccabile autorità l'ascoltatore. "No Retreat, No Surrender" (magico il suo refrain), i ritmi gelidi e tecnologici di "Move You Lose" e la possenza di "Emotion Mama" sono semplicemene altre frecce scagliate con classe da Husghes e compagni. La cinematrografica e sofferta ballad "It Must Be Love" chiude un disco altamente spettacolare dove romanticismo, emozione, eroicità, sono solo alcuni dei sentimenti che riaffiorano alla mente ascoltando le fantastiche melodie in esso contenute. Da riscoprire.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 15/02/2009.