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Gruppo: Orion The Hunter

Album: Orion The Hunter

Label: Sony

Anno: 1984

Nazione: USA

Genere: AOR

Orion The Hunter è indiscutibilmente uno dei cardini massimi dell'Adult Oriented Rock. Il non possedere questo album equivale ad essere grandi appassionati di letteratura classica e non conoscere Virgilio, semplice e chiaro. Certo, molti lettori non conosceranno questa band, è normale, vista la situazione della stampa odierna e Hardnheavy.it è qui proprio per questo. Sono sicuro che quei lettori da veri appassionati provvederanno presto a sopperire questa grande lacuna, qualora fosse presente. Quello che invece trovo davvero sconcertante sono, ancora una volta, quelle decine e decine di presunti esperti che parlano di questa musica come grandissimi e rodati guru senza aver mai ascoltato Orion The Hunter. Disastroso. La band fu fondata da Barry Goudreau (ex Boston) che, dopo il mancato successo del suo album solista nel 1980, decide di provare a scalare le vette dell'AOR introducendo in un suo lavoro un nuovo tipo di sound, più moderno e dalle costruzioni melodiche totalmente in linea con questo genere musicale. Il risultato sarà questo disco epocale. Grazie al supporto di grandissimi musicisti come il cantante Franc Cosmo, Orion he Hunter si rivelerà un album perfetto, dalle atmosfere semplicemente uniche. Il taglio imponente, romantico e velatamente epico che permea questi nove brani è, infatti, inimitabile.

"All Those Years" mette subito in evidenza le grandissime capacità stilistiche della band. Ritmi avvincenti, trame vocale spettacolari e ritornelli fantastici sono solo alcuni degli elementi caratterizzanti la canzone (e, comunque, tutto il lavoro). "So you Ran" è spettacolare. Il suo incedere, le sue atmosfere, la fantastica chitarra di Goudreau, i meravigliosi chorus: tutto contrubuisce a quella sensazione di perfezione artistica che si respira tra i solchi di questo album. "Dreamin", dal bellissimo taglio pomp AOR, è addirittura monolitica, sognante e romantica mentre il flavour anthemico e glorioso di "Dark And Stormy" ricorda alcune soluzioni stilistiche che i Prophet del fantastico debutto riprenderanno. "Stand Up" è futuristica, le sue atmosfere velatamente tecnologiche sono fantastiche mentre l'incedere tagliente, quasi cinematografico, di "Fast Talk" risulta ammaliante. L'eccellente "Too Much In Love" e la trionfale ballad "Joanne" sono altre due hit atte ad arricchire uno scrigno già stracolmo di gemme. A chiudere l'album ci pensa "I Call It Love", una sorta di rivisitazione del sound Boston in chiave AOR. Termina così, con una sorta di omaggio ai Boston, Orion The Hunter, capolavoro epocale, disco dove fu racchiusa, sapientemente, da questo maniplo di eroi, tutta la magia contenuta in quel fantastico genere musicale.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 23/08/2008.