Gruppo: Molly Hatchet
Album: Kingdom of XII
Label: SPV
Anno: 2000
Nazione: USA
Genere: Hard Rock
L'anno più consono alla collocazione di questo disco poteva
essere tranquillamente identificato in un qualsiasi anno degli 80 o
accostato immediatamente accanto ai capolavori che la band sfornò nei
90. Si, perchè Kingdom of XII è un incredibile connubio di musicalità,
un'incredibile esplosione di ritmi, uno strabiliante susseguirsi di
emozioni e musiche che toccano il lato più puro dell'Hard Rock, che
accarezzano l'Heavy Metal più intransigente, che sfociano soavi e
leggiadre nell'AOR più dolce. Il tutto condito in quella spettacolare
spennellata di musica "southern rock" (che caratterizzò i dischi anni
70 della band) che arricchisce il tutto, amalgamando questo incredibile
palcoscenico musicale. Un Southern Rock che, come dicemmo già ai tempi
della review di Deed is Done, non è più la musica portante del disco,
ma un fantastico contorno musicale sempre presente.
Tutto perfetto, come la spettacolare opener Heart Of The Usa, un susseguirsi di riff intonati da uno stratosferico McCormack, di refrain, di emozioni musicali trasformate in uno spettacolare Hard Rock spumegginte, allegro. Poi la magia continua, continua attraverso i ritmi frizzanti di Conbread Mafia (bellissimi refrain), attraverso i fantastici assoli chitarristici di Bobby Ingram nella malinconica One Last Ride, approdando ai frizzanti ritmi di Why Won't You Take Me Home. E poi, ancora, l'incredibile AOR ballad Turn My Back On Yesterday, l'heavy rock della dinamica Tumbling Dice, l'Heavy metal della spiazzante Kickstart To Freedom, continuiamo? Il capolavoro assoluto del disco prende il nome della superba e monolitica Dreams Of Life, epico e commovente componimento che trasporta direttamente i Molly Hatchet nell'olimpo del rock. La classe, la magia, la tecnica, la passione, l'epicità: tutto questo e molto di più è Dreams of Life, un autentico concentrato di classe che, insieme alla bellissima Edge of Sundown, va a chiudere un disco semplicemente all'insegna di una sola parola: passione.
Tutto perfetto, come la spettacolare opener Heart Of The Usa, un susseguirsi di riff intonati da uno stratosferico McCormack, di refrain, di emozioni musicali trasformate in uno spettacolare Hard Rock spumegginte, allegro. Poi la magia continua, continua attraverso i ritmi frizzanti di Conbread Mafia (bellissimi refrain), attraverso i fantastici assoli chitarristici di Bobby Ingram nella malinconica One Last Ride, approdando ai frizzanti ritmi di Why Won't You Take Me Home. E poi, ancora, l'incredibile AOR ballad Turn My Back On Yesterday, l'heavy rock della dinamica Tumbling Dice, l'Heavy metal della spiazzante Kickstart To Freedom, continuiamo? Il capolavoro assoluto del disco prende il nome della superba e monolitica Dreams Of Life, epico e commovente componimento che trasporta direttamente i Molly Hatchet nell'olimpo del rock. La classe, la magia, la tecnica, la passione, l'epicità: tutto questo e molto di più è Dreams of Life, un autentico concentrato di classe che, insieme alla bellissima Edge of Sundown, va a chiudere un disco semplicemente all'insegna di una sola parola: passione.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 08/07/2007.