Gruppo: Messiah
Album: Final Warning
Label: Vinuculum
Anno: 1984
Nazione: USA
Genere: Heavy Metal
Corredati da una copertina a dir poco fantastica, gli americani Messiah
furono una meteora che illuminarono per brevissimo tempo il firmamento
dell’Heavy metal a stelle e striscie nel lontano 1984. Grazie a questa
incredibile ondata e mania di riscoperta dell’Heavy Metal di culto
(“genere” che fino a 5 o 6 anni fa nessuno aveva mai lontanamente
calcolato, se non pochi e veraci appassionati) c’è stata addirittura
una ristampa in CD di questo album ad opera della label greca
(rigorosamente pirata) Hot Metal Records, una cosa assolutamente
impensabile fino a qualche anno fa.
I Messiah erano fautori di un classico e primordiale US Metal
dall’andatura incisiva e graffiante ma, nel complesso, non
eccessivamente potente e che spesso sconfinava addirittura in un regale Epic Metal. Il disco, sebbene per gran parte
abbastanza dozzinalee e legato ancora troppo a lontane reminescenze
settantiane, conteneva, tuttavia, alcune canzoni assolutamente degne di
nota.
La opener Who's To Blame era un buon esempio di pungente ed epico Hard rock/Heavy Metal americano, grazie ai suoi riff travolgenti ed ad un andamento strumentale incisivo. I ritmi malinconici dello splendido ritornello di Outta Controll e le leggiadre atmosfere warlordiane di Where Are You proiettavano i Messiah in territori dove era l’Heavy Metal di stampo epico a dettare la sua legge incontrastrata. Il gruppo dimostrava di saperci fare anche attraverso le atmosfere plumbee di Heavenly Metal, canzone intenta ad esplodere in riff ferrigni ed intriganti. Il vero capolavoro di questo misconosciuto platter prendeva tuttavia il nome di Keep Searching, arcigno brano introdotto da una sontuosa e trionfale introduzione strumentale sovrastata da un possente organo che anticipava la battaglia di raffinati "metal riff" che di lì a poco si sarebbe svolta. Il pezzo in questione era dedito a sonorità care a gruppi ben più pagani e barbarici come Heavy Load e, scandito dalle leggiadre timbriche di Chuck Gugel, scorrereva ia con incredibile facilità attraverso le sue sognanti ed epiche melodie. Melodie che riuscivano incredibilmente ad illuminare grazie alla loro arcana magia musicale, per una manciata di minuti, quell’incredibile e variopinto firmamento che componeva gli splendidi cieli dell'Heavy Metal d’intenzione epica.
La opener Who's To Blame era un buon esempio di pungente ed epico Hard rock/Heavy Metal americano, grazie ai suoi riff travolgenti ed ad un andamento strumentale incisivo. I ritmi malinconici dello splendido ritornello di Outta Controll e le leggiadre atmosfere warlordiane di Where Are You proiettavano i Messiah in territori dove era l’Heavy Metal di stampo epico a dettare la sua legge incontrastrata. Il gruppo dimostrava di saperci fare anche attraverso le atmosfere plumbee di Heavenly Metal, canzone intenta ad esplodere in riff ferrigni ed intriganti. Il vero capolavoro di questo misconosciuto platter prendeva tuttavia il nome di Keep Searching, arcigno brano introdotto da una sontuosa e trionfale introduzione strumentale sovrastata da un possente organo che anticipava la battaglia di raffinati "metal riff" che di lì a poco si sarebbe svolta. Il pezzo in questione era dedito a sonorità care a gruppi ben più pagani e barbarici come Heavy Load e, scandito dalle leggiadre timbriche di Chuck Gugel, scorrereva ia con incredibile facilità attraverso le sue sognanti ed epiche melodie. Melodie che riuscivano incredibilmente ad illuminare grazie alla loro arcana magia musicale, per una manciata di minuti, quell’incredibile e variopinto firmamento che componeva gli splendidi cieli dell'Heavy Metal d’intenzione epica.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 29/06/2006