Parte della storia, della gloria, della grandezza dell'AOR music è sapientemente racchiusa nella voce epocale di Mark Free. Un artista insuperabile, uno dei cantanti più importanti e talentuosi che si potessero trovare nel grande calderone dell'Hard'n Heavy music. Autore di Class Metal masterpieces nei King Kobra, Free sfonda anche nella più cristallina AOR music con il classico assoluto Loud & Clear dei Signal. La sua carriera non si ferma, continua con grandi band come gli Unruly Child fino al rilascio di un disco da solista, l'ultimo suo grande capolavoro nonchè consacrazione della sua splendida carriera artistica: Long Way From Love. Era il 1993 e mentre uscivano dischi che cominciavano a mettere pietre tombali su questa musica, capolavori della portata di questo platter passavano incredibilmente inosservati.

"Someday You'll Come Running" apre le danze. AOR, puro, cristallino: ritmi affascinanti, atmosfere ariose, grandissimi refrain. La travolgente voce di Mark fa il resto, dà un tocco di magia al tutto, arricchisce, esalta componimenti scritti per travolgere e catturare l'ascoltatore in maniera irresistibile. Il lavoro continua sulle più intransigenti rotte dell'AOR music con i pregiati giochi chitarristici di "Strange Among Us". Poi, ancora, l'appassionante malinconia di "Coming Back For More" in netto contrasto con l'hard fiammeggiante e dinamico della seguente "The Last Time". La magia continua attraverso le scintillanti keys ed i fraseggi chitarristici dell'ottima "Hard Heart To Break" mentre "High Life" sposta il tiro sui territori più travolgenti e dinamici. "State of Love" ha fatto storia, anzi no, non ne ha fatta molta di storia perchè il germe del modernismo musicale stava già contaggiando le menti degli ascoltatori di questa musica tanto che fu loro impossibile rendersi conto della spiazzante grandezza contenuta in questo incredibile componimento. E poi ancora classe, altissima classe con "Slow Down The Night" e con la sublime "Never Be A Next Time" alla quale spetta il compito di proiettare Mark Free verso uno spettacolare power epic rock caratterizzato da incredibili refrain. Il disco si conclude con la commovente ballad nonchè title track "Long Way From Love", fantastica canzone intenta a racchiudere in se tutta la delicata malinconia della "Sunset Era" dell'AOR.