Gruppo: Keel
Album: Keel
Label: MCA
Anno: 1987
Nazione: USA
Genere: Class Metal
Ron Keel è stato e continua ad essere un rocker di razza, un heavy
metal singer dalle qualità assolutamente impeccabili. Uno dei primi
dischi di discreto successo che lo videro protagonista nelle parti
vocali fu l'omonimo album degli STEELER di Malmsteen (era solo il
1983). Poco tempo dopo Ron forma i suoi Keel e nel 1984 dà alla luce il
dozzinale Lay Down The Law seguito, un anno dopo, dal più maturo The
Right To Rock. Ma è nel 1986 grazie a The Final Frontier (con la
partecipazione di Giuffria come guest star) che, approdati finalmente
ad una major (la MCA), i Keel raggiungono il grande successo (complice
anche ad una grande maturazione artistica). Tuttavia l’apice della
propria carriera musicale venne
raggiunto l'anno dopo con la composizione dell’inarrivabile omonimo
album “Keel”, un tripudio di fragorosissimo Heavy Metal di classe che
ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà uno degli esempi più
belli e riusciti di questa mitica corrente musicale e che
catapultò i Keel direttamente nel fantastico universo del Class
Metal.
La opener United Nation non lascia scampo alcuno: un attacco di roventissimo Heavy Metal dai refrain potenti e dal millimetrico guitar riffing ad opera del carismatico Marc Ferrari cui si accompagna il bellicoso drumming di Miller. Una canzone che vale tutto, e sottolineo tutto, il calderone odierno che molti chiamano Heavy Metal. L’arrogante irruenza di Somebody's Waiting e la travolgente leggerezza di Cherry Lane mettono in mostra il fulgido Class Metal dell’act Keel. Con la sontuosa Calm Before The Storm la band è intenta a comporre una romantica ballad ai confini del più solenne AOR mentre con King Of The Rock tornano i ritmi fast'n furious dal millimetrico riffing che si snoda attraverso i mirabolanti vocalizzi di Ron Keel. It's a Jungle Out There è potente, massiccia, spaccasassi. Viaggia attraverso un muro chitarristico all’insegna del più furioso acciaio cromato. E' il class metal più puro a regnare sovrano nei ritmi ruggenti della splendida I Said the Wrong Thing to the Right Girl dove la voce di Ron Keel regna incontrastrata e detta le dure leggi del metallo pesante di cui Marc Ferrari, con la sua graffiante guitar art, ne è impeccabile esecutore. Ma non è finita qui, la band è infatti capace di assestare ancora un’incredibile hit, si, perché Don't Say You Love Me è un altro componimento in cui i Keel insegnano come suonare questa musica d’alto rango. C’è ancora spazio per l’Heavy Metal più intransigente con If Love is a Crime (I Wanna Be Convicted) e con la closer 4th of July. Si chiude così un disco assolutamente leggendario: arrogante, impetuoso, incisivo. Un album nel quale i Keel dimostrano di viaggiare a folle velocità sulla magica via della perfezione musicale...the way of class metal!
La opener United Nation non lascia scampo alcuno: un attacco di roventissimo Heavy Metal dai refrain potenti e dal millimetrico guitar riffing ad opera del carismatico Marc Ferrari cui si accompagna il bellicoso drumming di Miller. Una canzone che vale tutto, e sottolineo tutto, il calderone odierno che molti chiamano Heavy Metal. L’arrogante irruenza di Somebody's Waiting e la travolgente leggerezza di Cherry Lane mettono in mostra il fulgido Class Metal dell’act Keel. Con la sontuosa Calm Before The Storm la band è intenta a comporre una romantica ballad ai confini del più solenne AOR mentre con King Of The Rock tornano i ritmi fast'n furious dal millimetrico riffing che si snoda attraverso i mirabolanti vocalizzi di Ron Keel. It's a Jungle Out There è potente, massiccia, spaccasassi. Viaggia attraverso un muro chitarristico all’insegna del più furioso acciaio cromato. E' il class metal più puro a regnare sovrano nei ritmi ruggenti della splendida I Said the Wrong Thing to the Right Girl dove la voce di Ron Keel regna incontrastrata e detta le dure leggi del metallo pesante di cui Marc Ferrari, con la sua graffiante guitar art, ne è impeccabile esecutore. Ma non è finita qui, la band è infatti capace di assestare ancora un’incredibile hit, si, perché Don't Say You Love Me è un altro componimento in cui i Keel insegnano come suonare questa musica d’alto rango. C’è ancora spazio per l’Heavy Metal più intransigente con If Love is a Crime (I Wanna Be Convicted) e con la closer 4th of July. Si chiude così un disco assolutamente leggendario: arrogante, impetuoso, incisivo. Un album nel quale i Keel dimostrano di viaggiare a folle velocità sulla magica via della perfezione musicale...the way of class metal!
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 20/07/2006