Joe Lynn Turner è stato, senza alcuna ombra di dubbio, uno dei cantanti più importanti della storia dell'Hard'n heavy della quale musica ne ha affrontato tutti i versanti. Dal Class Metal dello spettacolare Odyssey di Malmsteen all'Hard più elegante di Slaves & Masters dei Deep Purple, a quello più classico durante l'era Rainbow e così via. Insomma Turner è stato un cantante da "big band" e, sicuramente, tra i più grandi del genere. Non molti sanno tuttavia che affrontò anche tematiche prettamente A.O.R. nel 1985 con il suo primo disco solista, quel Rescue You che vantava la partecipazione di artisti del calibro di Alan Greenwood, ex tastierista dei Foreigner e degli Spys, Bobby Messano (ex chitarra dei Franke & The Knockouts) e il batterista Chuck Burgi (alla roduzione Roy Thomas Baker). Il risultato è impressionante, uno degli incontrastati classici del genere nonchè uno dei migliori lavori mai concepiti da J. L. Turner.

"Losing You" è appassionante, travolge immediatamente l'ascoltatore con quel suo riff velatamente Hard per esplodere poi in tutta la potenza dei suoi fantastici refrain. "Youg Heart" si sposta su quelle fantastiche coordinate sfacciatamente AOR sorrette dall'incredibile riff tastieristico del maestro Al Greenwod che raggiunge il suo culmine nella seguente "Endlessy", calibrato ed eroico componimento portato in trionfo dai fenomenali riff di Messano e dalla sontuosa prestazione vocale di Turner. I ritmi Hard della bellissima "Rescue You", l'incedere pirotecnito di "Feel The Fire" e il riffing felino di "Get Tough" sono micidiali passi che conducono al capolavoro "Eyes Of Love", dove sembrano riemergere echi dei migliori Survivor. "On The Run" è irruenta, i suoi refrain memorabili mentre "Soul Searcher" riporta Turner e compagni nella dimensione dei grandi arrangiamenti "de luxe". Chiude il disco l'arrogante irruenza della bellissima "The Race Is On". Epocale è l'unica parola per descrivere Rescue You: un disco che racchiude al suo interno, come molti capolavori dell'epoca, un gruppo di musicisti tecnicamente magistrali che riescono, come in una sorta di incredibile congiunzione astrale, a donarci un altro capolavoro firmato Adult Oriented Rock.