Copyright Copyright

Gruppo: Iron Maiden

Album: Powerslave

Label: EMI

Anno: 1984

Nazione: UK

Genere: Heavy Metal

Powerslave, quanti ricordi su questo fantastico disco. Powerslave fu il mio primo album Heavy Metal, comprato in un negozio di Pompei quasi per caso, per una sorta di incredibile coincidenza, attratto da quella fantastica copertina che solo un disco Heavy Metal avrebbe potuto mettere in mostra. Tutta la creatività, la genialità, la bellezza artistica di questa musica ancor prima di essere espressa da quelle formidabili canzoni contenute in questo disco era chiaramente paventata proprio dalla bellissima e già citata arte grafica di contorno che esprimeva chiaramente un banale concetto: non esisteva musica più imponente, regale e possente dell'Heavy Metal. Powerslave (e con esso, l'Heavy Metal) era in bella mostra, come se mi attendesse al varco. Volevo comprare un disco rock, la scelta era vasta, in negozio c'erano LP musicali di ogni sorta. Non ne capivo nulla, ero un ragazzino, avrei potuto scegliere uno qualsiasi di quegli album, ma scelsi Powerslave, scelsi l'Heavy Metal, diventò la mia musica e a distanza di quasi 2 decadi, lo è ancora.

Con Powerslave gli Iron Maiden sperimentano soluzioni musicali, per certi versi, più elaborate rispetto ai precedenti capolavori (la lunga suite finale ne è un lampante esempio) sebbene la doppietta iniziale "Aces Hight" e "2 Minutes To Midnight" abbia ben poco di elaborato: pura potenza musicale targata Iron Maiden e marchiata a fuoco dalla superba voce di Dickinson, spettacolare. Si passa poi per la strumentale "Losfer Words (Big 'Orra)" per approdare ai superbi ritmi della fantastica "Flash of The Blade", autentico Heavy Metal thunder scandito dalla millimetrica batteria di McBrain e dal fulminante basso di Harris. "The Duellists" incede minacciosa con i suoi intrecci strumentali mentre le chitarre del duo Murray/Smith si destreggiano sapientemente attraverso le trovate melodiche contenute in "Back In The Village". Con la title track "Powerslave" è epic metal che si respira, di quello fantastico, sognante, preciso, fiabesco. Gli orientali ritmi, la voce di Dickinson, i perfetti arrangiamenti, tutto contribuisce nell'innalzare Powerslave al culto più totale. Il disco è chiuso dalla epica "Rime Of The Ancient Mariner", monolitica suite che, come abbiamo accennato, trasporta la band inglese attraverso nuovi percorsi musicali, più meditati, stilisticamente elaborati, riflessivi e, ancora una volta, immensamente epici. Si conclude così un disco strepitoso sotto ogni punto di vista. Era il 1984 e gli Iron Maiden con Powerslave ci regalarono uno degli affreschi Heavy Metal più belli della storia del genere.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 24/05/2008.