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Gruppo: Iron Maiden

Album: Fear Of The Dark

Label: EMI

Anno: 1992

Nazione: UK

Genere: Heavy Metal

L'Heavy Metal non è mai stata una musica per tutti. Vero, moltissimi ascoltano questo genere, ma tra metallari fissati e ascoltatori casuali, di persone che ne hanno davvero colto l'essenza ne ho conosciute poche (ma buone, fortunatamente). Beppe Riva aveva, al tempo, capito tutto di questa musica. Con la sua epica frase <<l'Heavy Metal non è ideologia ma mitologià>> riuscì a cogliere l'essenza più profonda e a sintetizzare, perfettamente, un genere assolutamente glorioso. Oggi ci ritroviamo da un lato, oramai, fanatici di questa musica ottusi e fissati, dall'altro ascoltatori della domenica che si spacciano per pseudo intenditori musicali solo perchè hanno la classica Fear of The Dark sparata nel lettorino mp3. Per un attimo voglio pensare che una band come gli Iron Maiden siano ancoa una band "only for heavy metal fans", per un attimo voglio illudermi che un disco come Fear Of The Dark sia un album riservato a veri appassionati, per un attimo voglio pensare che una canzone come Fear of The Dark non sia usata e gettata dopo una settimana come tutta la tonnellata di musica di serie c che attraversa anonimamente ogni giorno le migliaia di Ipod esistenti al mondo. Voglio illudermi che non sia così, solo in questo modo posso recensire un album come questo, lontano da ogni condizionamento.

Fear Of The Dark doveva essere il disco del rilancio dopo il non fortunatissimo No Prayer For The Dying che vide l'entrata in formazione del chitarrista Janick Gers e il ritorno ad uno stile musicale più irruento e sanguigno rispetto ai due capolavori precedenti (Somewhere In Time e Seventh Son...). Fear Of The Dark continua, quindi, il discorso intrapreso dal comunque ottimo No Prayer riuscendo tuttavia a risultare più maturo e avvincente dal punto di vista delle composizioni. La coppia iniziale composta dalla potentissima "Be Quick Or Be Dead" e dall'anthemica "From Here To Eternity" proietta immediatamente la band di Harris e soci ai vertici di questa musica ancora una volta. L'epico incedere di "Afraid To Shoot Strangers", proveniente direttamente dagli epici abissi di Powerslave e la magniloquenza di "Fear Is The Key" sono altri colpi di assoluta classe mentre la sconvolgente ballad "Wasting Love" (fantastica) eleva Dickinson, ancora una volta, tra i più grandi cantanti del genere. L'incedere d'acciaio di "The Fugitive" e l'epica sontuosità della spiazzante "Judas Be My Guide" (spettacolari refrain) lasciano spazio alle critiche negative solo a chi di questa musica capisce poco. Chiude il disco la grandiosa possenza sonora della monolitica e struggente title track "Fear Of The Dark", autentico autotributo ad oltre una decade di musica ad altissimi livelli. Meraviglioso.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 13/07/2008.