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Gruppo: Iced Earth

Album: Burnt Offerings

Label: Century

Anno: 1995

Nazione: USA

Genere: Heavy Metal

E' curioso, molto curioso, il fatto che bisogna spostarsi in territori extra nazionali per ascoltare un disco che ruoti intorno ad una delle più grandi opere letterarie della storia, l'Inferno di Dante. A ben pensarci, a parte uno sparuto caso di prog rock italiano negli anni 70, sono proprio poche, in generale, canzoni narrano delle gesta di Virgilio e Dante. Quando per la prima volta ascoltai Dante's Inferno subito compresi che solo l'Heavy Metal avrebbe potuto mettere in musica in maniera così vivida e "reale" i racconti dello storico scrittore toscano. Credo, infatti, che non vi sia musica migliore, profondamente descrittiva e, spesso, epicamente apocalittica dell'Heavy Metal per narrare delle gesta di determinati racconti dove la cupa epicità gioca un ruolo fondamentale. "Burnt Offerings" è il terzo disco degli americani Iced Earth, una band che, fatte proprie le lezioni di act del calibro di Iron Maiden e Judas Priest in primis e arricchita la propria proposta artistica di una profonda venatura Power statunitense, è riuscita a partorire una serie di dischi i quali, nonostante siano collocati ai confini più duri di questa musica, hanno arricchito gli anni bui dell'Heavy Metal tenendo alta la bandiera di questo genere.

"Burnt Offering", la title track, è una sintesi delle melodie della band. Jon Schaffer non è mai stato un virtuoso della chitarra, ma la sua immensa vena artistica ha sopperito sempre ai limiti tecnici partorendo melodie stupende. La voce di Barlow è perfetta per gli intenti della band, sempre così dannatamente aggressiva, eppur profonda, travolgente. "Last December" e "Diary" viaggiano superbe, immerse nei loro monolitici refrain e nelle loro spettacolari strutture strumentali. "BrainWashed" è un'asfissiante colata di metallo allo stato liquido mentre i tuonanti riff di "Burning Oasis" proiettano gli Iced Earth nelle desolate lande dell'Heavy Metal più incascendente e roccioso. La pachidermica "Creator Failure" è possente nel suo vorticoso incedere mentre la lenta e triste "The Pierced Spirit" spiana la strada al capolavoro massimo del disco, la mitologica "Dante's Inferno", apocalittica suite, infernale componimento, dove tra clamorose atmosfere viene epicamente descritto il viaggio di Dante nell'Inferno. Tra stupende trovate stilistiche, affascinanti lyrics, memorabili refrain e melodie costantemente pregne di crudele, eroica e spiazzante possenza si chiude uno dei più grandi dischi Heavy Metal della storia degli anni 90 contenente una delle suite più imponenti dell'intera storia di questa musica.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 01/03/2009.