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Gruppo: Harem Scarem

Album: Mood Swings

Label: Warner

Anno: 1993

Nazione: Canada

Genere: Hard Rock/AOR(?)

L'A.O.R. è un filone musicale che più di altri ha subito l'impatto con gli anni 90. Infatti, se molti lavori Heavy Metal potevano superare gli ostacoli della carenza di fondi necessari alle produzioni (non essendo mai stata una prerogativa fondamentale per questa musica la "produzione perfetta" o almeno, non fondamentale quanto nell'AOR), con l'AOR il discorso cambia. Con lo sviluppo di correnti musicali alternative e con conseguente spostamento della major verso altri lidi artistici, la carenza di fondi incide sulle produzioni e, di conseguenza, tramortisce un genere che aveva sofferto già di per sè, come ogni filone musicale appartenente al concetto di Hard'n Heavy music, l'impatto con i '90. Comunque le cause del declino di questa musica furono tantissime: dalla trasformazione culturale alle nuove correnti artistiche, ad un ambiente oramai saturo avezzo alla modernizzazione di un suono che tagliava i ponti con la tradizione, ecc....Un insieme complesso e numeroso di fattori, quindi, che non affronteremo ora. Band come Harem Scarem furono frutto di uno di questi innumerevoli fattori.

Mi è bastato l'ascolto della opener "Saviors Never Cry" e poi, in successione, le varie "Jelousy", "Had Enought" e tutto il resto a farmi comprendere che se gli ascoltatori di questa musica ringraziavano (e ringraziano) gli Harem Scarem per aver tenuto in vita il genere, allora tanto valeva metterci proprio una pietra su. Ritmi moderni, riff asettici, refrain senza senso: il vecchio sogno americano era finito e questa realtà gli Harem Scarem ce la stavano tranquillamente sbattendo in faccia (e bisognava avere una faccia di bronzo o non averci mai capito nulla, per non rendersene conto). Non c'è una traccia a salvarsi etutto il disco è un amalgama di strumenti e di idee fuoriuscite, direttamente, da una corrente di pensiero che ha assimilato e fatto propria l'alternatività delle nuove proposte musicali emergenti del tempo, mischiandole in salsa Hard Rock. Tuttavia Mood Swings sarebbe potuto tranquillamente essere un classico disco sbagliato se non avesse innescato una certa incontrollabile venerazione proprio nel mondo dell'AOR e dell'Hard Rock e del quale mondo Mood Swings era corpo estraneo. La cosa più ironica oggigiorno è proprio trovare migliaia di appassionati di AOR o Hard melodico che tributano a dischi come questo i massimi onori indicandoli come album che hanno tenuto in vita un genere quando invece il genere hanno contribuito semplicemente ad affossarlo. Autentico ed inspiegabile questo paradosso ed ironica quanto assurda l'incredibile potenza del "luogo comune" e dell'effetto domino che è capace di innescare. Mood Swings in sè non ha certo decretato la fine dell'AOR ma fu un esempio lampante della fine di un'era musicale tanto quanto le correnti alternative emergenti del tempo, nè più nè meno. Fu anche alimentazione di quella mentalità musicalmente contaminata venutasi a creare da una cospicua frangia di ex "AOR fans" che fu deleteria per l'Hard'n Heavy music e per il suo proseguio musicale. Una mentalità spinta dalla stampa al soldo delle major in modo tanto massiccio da essere assimilata quasi come un dogma.
Nessuno se la prende con gli Harem Scarem che sono solo un frutto dei tempi, ma almeno che non vengano eretti altari a falsi profeti! Questo no! E' inaccettabile. A pensarci bene una review di un disco come questo nemmeno centrerebbe con le tematiche di questo sito, ma la voglia di mettere un attimo le cose in chiaro è stata troppo forte. Come Mood Swings si sia riuscito ad insidiare nella mente degli ascoltatori di questa musica rimane tutt'oggi un mistero parzialmente svelato nonchè uno dei controsensi più incredibili che circolano intorno a questo mondo musicale. Dopotutto molti amanti di questo disco che ho conosciuto guarda caso, non conosceva band come Beau Coup, Dakota, Mastedon, Simon Chase, Blackfoot, ecc...quindi, tutto sommato, qualche conto torna.

Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 28/10/2007.