Copyright Copyright

Gruppo: Dokken

Album: Lightning Strikes Again

Label: Frontiers

Anno: 2008

Nazione: USA

Genere: Class Metal

Dopo il precedente disco, un fiasco artistico totale, Don Dokken intuisce che, probabilmente, è più saggio un oculato ritorno al classico Dokken sound. Il ragionamento di Don Dokken e compagni non è stato affatto errato. A che pro cimentarsi in un sound moderno ed alternativo quando già sono a centinaia le band nuove che lo fanno? Chi vuole ascoltare i Dokken vuole una certa tipologia di sound, non vuole un qualcosa che si trovi oggi in abbondanza e suonato da cani porci. Eticamente questo presunto ritorno al vecchio sound è assolutamente encomiabile. Ora, sebbene un reale e totale ritorno al sound di dischi capolavoro come Back For The Attack e Under Lock And Key sia oggi matematicamente irrealizzabile, bisogna quantomeno vedere quante promesse i Dokken siano riusciti a mantenere con il loro slogan tanto sbandirato del ritorno al vecchio sound. Ascoltando il disco ci si accorge che, effettivamente, gli sforzi di Don Dokken in un certo mantenimento stilistico con il classico sound della band ci sono stati per davvero.

Una canzone come la opener "Standing on the Outside" riesce immediatamente a catapultare l'act Dokken nuovamente nel paradiso del Class Metal. La produzione, sebbene non certo all'altezza dei vecchi fasti, si sforza di essere quanto più loud possibile. I risultati sono discreti. Mi chiedo inoltre un brano come "Heart Of Stone", con le sue fiammeggianti terzine, come sarebbe stato interpretato da un George Lynch. Il disco, ovviamente, alterna anche scialbi momenti. "Disease" è, infatti, assolutamente inascoltabile, "Release Me" è impacciata, d'altro canto "I Remember" riesce a coinvolgere, "Oasis" ha un grande impatto e i ritmi ruggenti ti "This Fire" riescono addirittura a rievocare la vecchia tigre dell'heavy sound. La scommessa di Don Dokken è stata vinta? In parte. Il disco non sfugge, ovviamente, ad una innaturalissima modernizzazione del sound. Le linee chitarristiche lasciano spesso a desiderare e la voce di Don Dokken sembra essere penalizzata da scelte produttive non certo azzeccate. Tuttavia la promessa di Don di ritornare per certi versi ad un sound che si ispirasse almeno un pò al classico Dokken sound è stata mantenuta. Far rivivere i fasti di capolavori come Under Lock and Key abbiamo detto che oggi è assolutamente impossibile, riuscire ad incidere un disco che, tuttavia, sia degno di una band del calibro dei Dokken è ancora possibile, e Lighting Strikes Again è qui a dimostrarcelo.

Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 13/04/2007.