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Gruppo: Demon

Album: Taking The World By Storm

Label: Sonic

Anno: 1989

Nazione: UK

Genere: Heavy metal

Tra le band della NWOBHM i Demon sono quelle che avrebbero meritato, alla pari di Iron Maiden e Saxon, maggiormente di entrare nella storia dell'Heavy Metal dalla porta principale. Sicuramente il loro debutto "Night Of The Demon" riuscì, per quanto mi riguarda, ad eguagliare in bellezza i dischi targati Iron Maiden e Saxon dello stesso anno. Con il tramonto della NWOBHM i Demon continuarono il loro discorso musicale sulle coordinate stilistiche di un possente ed epico Hard Rock che trovò il suo culmine artistico nello stupendo Breakout. Ma è nel 1989 che, riaffacciatisi su lidi Heavy Metal e unita quell'impronta melodica e di classe tipica di capolavori come Breakout ad una magniloquente ed eroica epicità, i Demon partoriscono il loro capolavoro intitolato Taking The World By Storm: semplicemente uno dei dischi più romantici, fragorosi ed epici della storia dell'Heavy Metal.

"Commercial Dynamite" è una bordata di fiero metallo pesante innalzato dalla splendida voce di Hill, autore anche di tutte i testi di questo fantastico concept contro la guerra. La title track "Taking The World By Storm" è ancor oggi un brano monumentale, capace di annichilire con la sua poderosa struttura melodica decine di (pur grandi) band del tempo: epicità, dramma, possenza, la sintesi di queste tre parole è racchiusa in modo magistrale in questa eroica marcia metallica dove le tastiere di Steven Watts e i dirompenti riff di John Waterhouse si ergono a fieri custodi del segreto dell'acciaio. La cupa e magniloquente "The Life Brigade" è apocalittica nel suo glorioso incedere mentre il trionfale e romantico andamento di "Remembrance Day" non fa altro che confermare Taking The World By Storm nella leggenda di questa musica. In un solo momento sembrano scomparire tutti, ma proprio tutti, astri ed assi del tempo, al cospetto della classe della band di Hill e soci. La sofferta, cupa e pachidermica "What Do You Think About Hell" e la fragorosa "Blue Skies In Red Square" tengono altissimo il valore indiscusso del disco mentre la romantica malinconia dell' anthemica "Time Has Come" chiude magnificamente uno dei più grandi lavori della storia di questa musica.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 01/02/2009.