I Dalton furono una brillante cometa che attraverò gli scintillanti cieli dello Scandi-AOR nella seconda decade degli anni 80. Il capolavoro della band fu sicuramente il disco in questione in quanto il successivo Injection, pur riuscendo a vantare dalla sua un congruo numero di ottime track, non riuscì a raggiungere la caratura di questo The Race Is On. Possiamo identificare due elementi chiave caratterizzanti questo platter: la voce bonjoviana di Lindmark e le mirabilanti tastiere di Ola Lindstrom, un musicista che sembrava aver ben appreso la lezione dei vari Giuffria, Downes (periodo Astra) e compagnia bella.

L'anthem "Caroline" si muove con destrezza sopraffina nei classici territori del Class Metal (ricordando anche i postumi Steel Dawn della stratosferica, sebbene superiore e più raffinata, Dirty'n Rough) grazie a ritornelli assolutamente strepitosi cui si accompagnano sontuosi cori. E' ancora Class Metal con "No Reason" dove la voce di Lindmark, in pieno Bon Jovi stile, rincorre struggente le muscolari keys di Lindstrom. In "Losing My Mind" è la precisione del millimetrico class riff chitarristico a dettare la sua incontrastata legge musicale. La splendida ballad "Loving You" spinge l'album sui territori dell'AOR più dolce e scintillante. Evidentemente i Dalton dovevano avere qualche conoscenza giusta all'interno dell'AOR-Heaven perchè Bon Jovi, Desmond Child e Richie Sambora (si, avete letto bene) si cimentano nella scrittura della seguente "You're Not My Lover (but you were last night)", incredibile attacco di Hard Rock melodico dallo sfacciato e pungente incedere intento a snodarsi tra mirabolanti ritornelli ed avvolgenti costruzioni melodiche. Il Class Metal di matrice Dokken prende il sopravvento nei forsennati ritmi della graffiante "We're Into Rock" mentre sono ancora bordate di fiero AOR a far capolino nelle successive "I Think About You" (splendido componimento ad opera di Michael Dalton e Martin Briley) e "I'm On The Run". Chiude questo incredibile album "Gimme Gimme", splendido componimento dagli spettacolari refrain dove Lindmark si cimenta in una sensazionale prestazione vocale. "The Race Is On" non ha mai avuto il successo sperato, eppure fu un disco che riuscì ad avvalersi della partecipazione (seppur limitata a 2 brani) di compositori del calibro di Bolton, Bon Jovi, Desmond Child, Sambora e Briley, nomi storici dei quali la sola stampa all'interno di un booklet avrebbe potuto ribaltare le sorti di qualsiasi disco per una sorta di reverenziale ammirazione e rispetto musicale. Tuttavia così non fu, ed anche oggigiorno, in questa specie di revival dell'AOR, i Dalton sembrano non godere di una grande considerazione. Grave errore in quanto fulgidi esempi di Scandi-AOR/Class Metal si respiravano tra i solchi di questo scintillante platter intento, con la sua sfrontata arroganza musicale, a gareggiare a folle velocità sulle infuocate autostrade del Class Metal...the race is on!