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Gruppo: Chicago

Album: Twenty 1

Label: Reprise

Anno: 1991

Nazione: USA

Genere: AOR

Dei Chicago tutti abbiamo sentito parlare nella nostra vita o, almeno, si spera. Band cruciale nella storia del rock americano. Band resa grande anche grazie ai fantastici produttori che si sono accostati ad essa come, parlando del disco in questione, Ron Nevison, qui ad uno dei punti più alti di tutta la sua grandiosa carriera. Molti non sanno nemmeno che alcuni loro dischi hanno segnato la storia dell'Adult Oriented Rock di stampo Westcoast, eppure è così e proprio questo "Twenty 1" (alias 21) è stato quello che ritengo, insieme al bellissimo "18" il capolavoro epocale della storica band americana (fondamentale, come sempre, la partecipazione dei soliti astri che prendevano il nome di Porcaro, Foster, ecc...). "Twenty 1" sarà anche uno degli ultimi capolavori di questa musica, schiacciata oramai sempre più dalle nuove e moderne produzioni rock.

Il disco si apre con quello che è probabilmente il più bel componimento della storia dl gruppo: parliamo di "Explain It To My Heart" dalle atmosfere così struggenti, ariose, anthemiche, avvolte sapientamente in quel romanticismo musicale del quale la voce di Champlin ne è interprete perfetta. Difficile fare di meglio, per tutti, sia ben chiaro. "You Come My Sense", ancora romanticismo, questa volta immerso in una stupenda ballad dal taglio ancora una volta imponente, con la grandissima chitarra di Bailey a dettarne i malinconici ritmi. Il rock fantastico, potente e sempre sfacciatamente elengate di "What Does It Take" e la spettacolare "Chasin' The Wind" sono due perle di classe indescrivibile. I ritmi westcoast (quasi tributo al migliore O'Banion) di "One From The Heart" sono immensi. L'AOR di "Man To Woman" è imperioso, mentre "Who Do You Love" proietta il disco su binari più pungenti e granitici. E se "Only Time Can Heal The Wounded" è un'altra pagina di poesia musicale "Holdin' On" è il capitolo finale di uno dei più grandi dischi della storia di questa musica. I Chicago non torneranno più su questi livelli, dopotutto i tempi erano cambiati e con essi anche la storia del rock della quale "Twenty 1" resta un intramontabile baluardo.
Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 13/07/2009.