Copyright Copyright

Gruppo: Airplay

Album: Airplay

Label: BMG

Anno: 1980

Nazione: USA

Genere: Westcoast AOR

Un'aereo sullo sfondo della copertina, un'elica d'acciaio in bella mostra: i voli verso i territori di questo nuovo mondo di intendere il rock stavano per essere intrapresi. Se Escape dei Journey fu l'ammiraglia di un'imponente flotta vero i neonati territori dell'AOR, Airplay fu una delle prime astronavi a decollare. Jay Graydon, David Foster e Tommy Funderburk plasmarono un disco cardine. Con Airplay per la prima volta la musica Westcoast degli anni 80 diventa dura, grintosa, si tinge di un nuovo termine: AOR. Per la prima volta nella storia di questa musica si può tranquillamente parlare di AOR inteso come genere musicale e non più come aggettivo intento a descrivere determinate stazioni radio (leggi questo articolo per approfondimenti). Airplay fu, quindi, un disco seminale: l'AOR, finalmente, prende vita e muove i primi passi nel grande universo del rock. Un anno dopo dischi come Escape dei Journey, 4 dei Foreigner, Asia (ed altri) contribuiranno a proiettare, definitivamente, questo genere nell'olimpo della musica arricchendolo di tutti quegli aggettivi che ne avrebbero caratterizzato i vari stili.

Airplay fu una tappa obbligata per comprendere l'evoluzione della canzone di stampo USA. I musicisti che vi presero parte spaziavano dai membri dei Toto fino ad arrivare a personaggi del calibro di Tom Kelly e Bill Champlin. La musica A.O.R. prende vita, respira per la prima volta attraverso la formidabile grinta Hard della opener "Stranded". I canoni del vecchio Westcoast degli anni 70 vengono totalmente riscritti, aggiornati, innestati un una struttura musicale totalmente "rock oriented". "Cryin' All Night" si destreggia sapientemente tra spiccati lidi pomp e in "It Will Be Alright" sembrano addirittura rivivere, nella sua delicata introduzione, quelle atmosfere che hanno scandito i ritmi dei grandi Western italici. I tempi sfacciatamente westcoast delle splendide "Nothin' You Can Do About It" e "Should We Carry On" mostrano l'impeccabilità del tocco chitarristico di Jay Graydon mentre è l'AOR più grintoso a far capolino nella dinamica "Leave Me Alone", dove il variopinto taglio westcoast ne arricchisce lo splendido arrangiamento. "Sweet Body" è forse uno dei brani più formidabili del lotto, interpretato da un grandissimo Tommy Funderburk, il componimento si snoda su quelle classiche coordinate AOR che saranno riprese, poco tempo dopo, nel primo disco di John O'Banion e nei brani più grintosi dei Toto. Il westcoast rock di "Bix", la hit "She Waits for me" e il classico riproposto "After The Love Is Gone" chiudono un disco stilisticamente impressionante. Un punto di svolta epocale nella storia musicale americana, uno dei primi dischi intenti a forgiare, per la prima volta, quello stile musicale che fu chiamato, semplicemente, A.O.R., stile musicale che prima di Airplay era ancora lungi dal definirsi tale.

Vincenzo Ferrara.
Data pubblicazione: 08/03/2008.